La strage di Fiumicino del 27 dicembre 1985, nota anche come massacro di Fiumicino, fu un attacco terroristico simultaneo compiuto all'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma-Fiumicino e all'aeroporto di Vienna-Schwechat. L'attacco all'aeroporto di Fiumicino provocò la morte di 13 persone (compresi 3 terroristi) e il ferimento di 76.
Responsabilità:
L'attacco fu rivendicato dall'organizzazione terroristica palestinese Organizzazione Abu Nidal (ANO), guidata da Sabri Khalil al-Banna, noto come Abu Nidal. L'ANO era un gruppo scissionista radicale dall'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP). Si ritiene che l'attacco fosse una rappresaglia per le azioni di Israele e per il sostegno occidentale percepito a Israele.
Modalità dell'attacco:
All'aeroporto di Fiumicino, i terroristi aprirono il fuoco con mitragliatrici e lanciarono granate contro i passeggeri in attesa all'imbarco per i voli Pan Am e TWA verso gli Stati Uniti. L'attacco all'aeroporto di Vienna seguì un modello simile.
Conseguenze:
La strage di Fiumicino ebbe conseguenze di vasta portata, rafforzando le misure di sicurezza negli aeroporti di tutto il mondo. L'attacco contribuì anche a diffondere una maggiore consapevolezza della minaccia del terrorismo https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Terrorismo internazionale e portò a un rafforzamento della cooperazione internazionale nella lotta contro il terrorismo.
Vittime:
Tra le vittime si annoveravano passeggeri americani, messicani, italiani e una bambina israeliana.
Processi:
Diversi membri dell'Organizzazione Abu Nidal furono successivamente identificati e processati per il loro ruolo nella strage. Alcuni sono stati condannati a pene detentive, altri sono stati estradati e processati in altri paesi.
La strage di Fiumicino rimane un tragico evento nella storia del terrorismo https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Terrorismo e un promemoria della necessità di vigilanza e cooperazione internazionale nella lotta contro questa minaccia.